Premiati con un computer rigenerato e un’esperienza di turismo slow. Hanno raccontato le “seconde vite” dei rifiuti per il progetto Ecco di Legambiente

La storia che un vecchio maglione donato si porta dietro, la creazione di suole da copertoni, vecchie lenzuola e confezioni di cartone, e il packaging insostenibile sono i tre lavori vincitori del contest “Tutto Torna. Storie Circolari” lanciato dal progetto ECCO di Legambiente.

Un concorso che ha visto la partecipazione di molti giovani uniti dalla voglia di raccogliere testimonianze virtuose di economia circolare in tutto il territorio italiano. I lavori vincitori sono stati selezionati da una giuria composta da un rappresentante del progetto ECCO e da fotografi, videomaker e giornalisti professionisti.

Dal riciclo dei rifiuti all’autoproduzione, dalle filiere di recupero alle piccole azioni quotidiane attente alla sostenibilità, il contest nasce per focalizzare l’attenzione sui risvolti economici, ambientali e sociali che possono nascere dall’adozione di modelli circolari e si è rivolto a fotografi, giornalisti e videomaker, anche amatoriali. “La creatività e l’immaginazione sono alleati preziosi nella lotta al cambiamento climatico – commenta Lorenzo Barucca, responsabile economia civile di Legambiente – I giovani partecipanti al contest ci hanno mostrato tante nuove modalità per avvicinare persone al tema dell’economia circolare. Divulgare con efficacia diventa un dovere per raccontare e dar forza alle piccole e grandi realtà di inclusione circolare presenti a macchia di leopardo nei nostri territori, realtà che per le loro competenze e informazioni possono facilitare la transizione ecologica del nostro paese”.

“Tutto torna. Storie circolari”: chi sono i vincitori

Il premio per la categoria articoli è stato assegnato a Francesca Fiore, venticinquenne torinese e studentessa di Scuola Holden. Con il pezzo dal titolo “Il tuo maglione mio” ripercorre il viaggio di un maglione dagli anni Ottanta a oggi, donato in occasione di un evento di scambio chiamato ‘Tutlet’, l’outlet del tutto. Un’iniziativa comunale che ha portato alla condivisione e allo scambio molti cittadini ed enti di Vinovo (To), un momento di fusione tra differenti generazioni e di sensibilizzazione alla tematica del riciclo che potrebbe diventare una buona pratica anche in altri Comuni. L’iniziativa ha assunto anche una valenza sociale, perché i vestiti che nessuno ha scelto sono stati donati ai senzatetto di Torino, selezionati in base a genere, taglia e stagione.

La vincitrice della categoria foto è Simonetta Rossetti, triestina che racconta una storia virtuosa di riuso a Km0: la creazione degli scarpèts friulani, scarpette friulane di tradizione contadina attraverso un modello produttivo sostenibile che attinge da materiali dismessi: vecchie lenzuola, sacchi di juta, confezioni in cartoncino sono pazientemente assemblati per creare suole, rinforzate da copertoni dismessi. La tomaia nasce da scampoli di tessuto più nobili, anch’essi scarti di produzione del settore tessile o dell’arredo, che acquistano nello scarpèt una nuova vita.

Infine, è il collettivo Barro Team a vincere il premio per la categoria video, con uno stop-motion sul packaging “insostenibile”. Nel video “Storie Circolari”, Javier Boschetti, Irene Soler e Neshat Hedayati, tre giovani di Galbiate (Lc), pongono l’attenzione su una varietà di oggetti prodotti in massa e sui passaggi industriali che interrompono il ciclo naturale per cui la materia prima si trasforma in prodotto e poi torna alla terra, dimostrando che è possibile percorrere strade alternative al riciclo tradizionale, come il riciclo creativo.

I tre lavori migliori, uno per ogni categoria di appartenenza, riceveranno il medesimo premio che consiste in un computer portatile rigenerato di Cooperativa Reware, impresa sociale dedicata ad allungare la vita ai dispositivi informatici ed elettronici, che nel 2019 ha rigenerato 12 tonnellate di apparecchiature, sottraendole alla discarica.

Inoltre, ogni vincitore ha diritto a un voucher per un soggiorno di due persone con pensione completa della durata di due notti da trascorrere in una sede CEA a scelta fra cinque strutture selezionate da Legambiente, per un’esperienza di turismo lento e sostenibile.

L’articolo “Il tuo maglione mio” verrà pubblicato sulla rivista Materia Rinnovabile.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

SOSTIENI IL MENSILE

 

Redazione