A istituire nel 2018 la Giornata mondiale del riciclo è stata la Global recycling foundation per celebrarne l’importanza e sensibilizzare cittadini e istituzioni. Legambiente aderisce con il cashmob etico e un incontro online
Il 18 marzo è la Giornata mondiale del riciclo. A istituirla nel 2018 è stata la Global recycling foundation per celebrare l’importanza del riciclaggio e sensibilizzare cittadini e istituzioni. Entro il 2035 i volumi di rifiuti urbani conferiti in discarica non dovranno superare la soglia del 10%. Si tratta di uno dei principali obiettivi fissati dall’Ue e rappresenta un impegno che da metà agosto, con il recepimento del pacchetto di normative europee sull’economia circolare, l’Italia non potrà più tradire.
Giornata mondiale del riciclo: le iniziative di Legambiente
Ogni anno continuiamo a produrre un enorme quantitativo di rifiuti urbani. Solo nel 2019 ne abbiamo prodotti 30 milioni di tonnellate, per un quantitativo pro capite di circa 500 chili
Legambiente aderisce alla quarta edizione della Giornata mondiale del riciclo e per l’occasione, i progetti ECCO – Economie Circolari di COmunità e Metti in Circolo il Cambiamento, insieme a Next – Nuova Economia per tutti, lanciano una due giorni di Cash Mob Etico, la mobilitazione collettiva per promuovere acquisti e buone pratiche eco-sostenibili attraverso piccole azioni concrete. Ogni anno continuiamo a produrre un enorme quantitativo di rifiuti urbani. Solo nel 2019 ne abbiamo prodotti 30 milioni di tonnellate, per un quantitativo pro capite di circa 500 chili. Secondo Ispra, solo a Roma ogni abitante produce 615 kg di rifiuti l’anno, per un totale di oltre 1 milione e settecento tonnellate, equivalenti al peso di 17 Colossei. A Milano, i rifiuti pro capire sono invece 507 kg l’anno, per un totale di più di 700mila tonnellate, pari a 2 volte il peso del Duomo di Milano.
Giornata mondiale del riciclo: cashmob etico
Dal 16 al 18 marzo, collegandosi al sito è stato possibile conoscere le realtà aderenti e acquistare uno dei prodotti proposti grazie a Gioosto, la piattaforma online di acquisti sostenibili, e la start-up EyeOnBuy . Dai cesti pasquali alle attività per bambini, dai pc rigenerati ai saponi derivati da oli esausti, tutti prodotti derivati dall’economia circolare. Tante le realtà di impresa dietro a questa scelta etica: la cooperativa Reware, Terra Felix, la green station Scambiologico, il centro di educazione ambientale Cascina Govean, la cooperativa Felici da Matti, Made in carcere, la cooperativa sociale insieme.
Il 18 marzo alle 10.30 in diretta Facebook, è previsto online un incontro dedicato che vedrà la partecipazione di Lorenzo Barucca, responsabile economia civile Legambiente, Giovanni Battista Costa, presidente NeXt, Nuova Economia per Tutti, Leonardo Becchetti, direttore scientifico Next, Nuova Economia per Tutti. Interverranno inoltre i RiHub del progetto ECCO, poli di economia circolari disseminati in tutta Italia, i giovani e le idee green del progetto Metti in Circolo il Cambiamento le realtà di Gioosto, E-commerce sostenibile.
La voce delle imprese
“L’Italia è leader nell’industria del riciclo in Europa e nel mondo: secondo i dati Eurostat recuperiamo circa il 79% degli scarti prodotti, il doppio rispetto alla media europea, seguiti da Francia (56%), Regno Unito (50%) e Germania (43%). Numeri raggiunti soprattutto tramite il recupero di materia dai rifiuti speciali, quindi grazie alle imprese private che operano in tale settore”. Lo scrivono in un comunicato congiunto, in occasione della giornata mondiale del riciclo, Unirima, Assorimap e Assofermet, che a maggio 2020 hanno lanciato il manifesto del riciclo a sostegno dell’economia circolare.
“La Giornata Mondiale del Riciclo arriva a ridosso dell’approdo in Parlamento del Recovery Plan, che sarà il 30 marzo. Una nuova stagione di sviluppo dell’Italia non può prescindere da un programma di investimenti corposi e strutturali per l’economia circolare. Bisogna pianificare azioni mirate e strutturali a sostegno delle imprese che operano nel settore del recupero e che garantiscono ogni anno il riciclo di 6,6 mln di tonnellate di carta, merito anche di una diffusione capillare degli impianti su tutto il territorio nazionale”, dichiara Giuliano Tarallo, presidente dell’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri (Unirima).
“Le nostre imprese sono pronte a raccogliere la sfida sui nuovi obiettivi europei previsti per il 2025 ed il 2030, rispettivamente il 50% e al 55% del riciclo effettivo degli imballaggi in plastica immessi sul mercato. Tali investimenti avranno effetti virtuosi sull’ambiente, ma anche sull’economia e sul sociale: i dati della nuova strategia europea per il riciclo mostrano un incremento al 2030 del 400% di riciclato da post consumo e nuova occupazione diretta fino a 65 mila ed oltre 50 mila nell’indotto; molto positivo il fatto che il neo-ministro Cingolani abbia citato la transizione burocratica: per poter essere allineati agli altri Paesi Europei e competitivi con essi in questa corsa alla economia circolare, occorre che le procedure legate ad incrementi di capacità produttiva siano rese più veloci.”, sottolinea Walter Regis, presidente dell’Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori di materie plastiche (Assorimap).
“Le nostre aziende, che annualmente raccolgono e riciclano più di 15 milioni di tonnellate di rottami ferrosi e non ferrosi, interpretano da sempre un ruolo chiave per l’economia circolare e sono pronte ad implementare i propri impianti e a spingere l’innovazione per poter recuperare anche le frazioni oggi non recuperabili. Siamo certi che il governo Draghi, di cui condividiamo la centralità data alla Transizione Verde, saprà utilizzare le risorse al meglio affiancando questa rete di imprese già consolidata”, osserva Cinzia Vezzosi, presidente settore Metalli all’interno dell’Associazione nazionale delle imprese del commercio, della distribuzione e della prelavorazione di prodotti siderurgici (Assofermet).
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Redazione