Dal design e gli arredamenti per la cucina al tessile, l’emergenza sanitaria ha restituito vicende di aziende passate in pochi giorni dalla produzione di arredi per la case o stampe per capi d’abbigliamento a realizzare mascherine protettive.Storie dell’imprenditoria sana del nostro Paese, capace di dare un contributo fondamentale in piena pandemia e anche di evitare le gravi conseguenze di un lungo periodo di lockdown, durante il quale buona parte della produzione di beni si è fermata.
Sono tante le realtà e i settori dell’industria italiana che in poco tempo hanno deciso di accantonare il loro core business per produrre l’oggetto introvabile nei mesi di marzo e aprile.A esaltare ancor più sono le storie di riconversione industriale votata al rispetto dell’ambiente e al contrasto dell’usa e getta. C’è chi come i Fratelli Guzzini, nota azienda delle Marche nel settore del design per la casa, ha puntato su materiali riciclabili e riutilizzabili fornendo alle farmacie “Eco mask”, una mascherina realizzata con materiali plastici antibatterici e riutilizzabile grazie alla possibilità di sostituire il filtro interno. Dai Fratelli Guzzini è stata lanciata sul mercato una mascherina a tre strati che garantisce protezione e comfort grazie all’elasticità dello strato esterno. Pesa solo 45 grammi, è dotata di lacci regolabili ed è l’ideale per chi vuole minimizzare l’appannamento delle lenti degli occhiali.
Fra i settori più colpiti dalla pandemia c’è sicuramente quello del tessile, che però in diversi casi è riuscito ad attuare una riconversione a tempi record. È il caso della Stamperia Fiorentina, storica azienda di Prato in Toscana, che negli anni passati collaborava con lo stilista italiano Roberto Cavalli. È bastato sfruttare una macchina da stampa a basso impatto ambientale e tanta buona volontà per avviare la produzione di mascherine green: 97% cotone, 3% di elastane. «La nostra azienda si è sempre concentrata sul terziario, in particolare sulla stampa per griffe importanti della moda. Il 17 marzo ci siamo ritrovati con la maggioranza degli ordini bloccati – ricorda Massimiliano Parri, medical service di Stamperia Fiorentina – Abbiamo una macchina di stampa digitale, con pigmento ad acqua, che consente un grande risparmio di acqua, energia e CO2. E così abbiamo deciso di reinventarci in questo periodo di crisi. Inizialmente abbiamo prodotto solo mascherine di colore bianco; poi, grazie al lavoro di un illustratore, abbiamo allargato la gamma con mascherine con le stampe. In particolare
disegni per rendere i dispositivi di protezione una cosa piacevole per i più piccoli».
La loro mascherina ecosostenibile ha ottenuto una buona risposta dal mercato grazie alla sua prolungata “respirabilità”, tanto da ricevere ordini dall’estero ed aver fornito anche Legambiente.
C’è chi non getta la mascherina“>”Leggi tutto l’articolo >>
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