I decreti end of waste, per la gomma da pneumatici fuori uso e per carta e cartone, fra le notizie positive dell’anno
Nel 2020 l’Italia ha recepito il pacchetto di direttive europee sull’economia circolare. Si è quindi definito il contesto in cui occorre muoversi da qui ai prossimi anni. Il raggiungimento, nei tempi previsti, degli obiettivi che l’Europa, e anche l’Italia, si è prefissata avverrà però se si faranno i giusti passi.
Qualcuno è stato fatto in questi mesi. Nel marzo 2020 è stato approvato il decreto end of waste per la gomma riciclata da pneumatici fuori uso; nel settembre scorso è stato firmato quello relativo a carta e cartone. Norme che servono per mettere in moto l’economia circolare vera e propria. Visti in quest’ottica, però, i decreti end of waste approvati fino ad ora sono ancora troppo pochi. Ci auguriamo che il 2021 sia l’anno della svolta in questo senso. Un altro passo importante è l’emendamento approvato in Senato che toglie il tetto del 50% di plastica riciclata per gli imballaggi alimentari e ora, finalmente, si potrà arrivare fino al 100%.
“Nel 2020 ci sono state anche occasioni mancate. Come la modifica normativa per la rimozione del tetto massimo di 25/euro a tonnellata per l’ecotassa di conferimento in discarica”
Al tempo stesso, nel 2020 ci sono state anche occasioni mancate. Come la modifica normativa per la rimozione del tetto massimo di 25/euro a tonnellata, stabilito per l’ecotassa di conferimento in discarica, modifica necessaria per raggiungere l’obiettivo del limite massimo del 10% di rifiuti conferiti in discarica. Oppure l’approvazione anche in Italia di una norma sul dibattito pubblico, a livello nazionale, declinata poi sulle singole regioni, che preveda l’avvio di percorsi partecipativi per accompagnare la realizzazione di un’adeguata rete impiantistica, necessaria per diffondere impianti per la produzione di materia prima seconda e per chiudere il cerchio, a partire dagli impianti di digestione anaerobica per trattare i rifiuti organici e produrre biometano. Preoccupa invece che nella bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), quando si parla di impianti di economia circolare il solo riferimento esplicito sia ai Tmb (trattamento meccanico biologico), impianti destinati a trattare i rifiuti indifferenziati prima del loro smaltimento in discarica,
Noi non abbiamo dubbi, l’economia circolare è strategica per il decollo di una delle più importanti eccellenze industriali ed economiche del nostro Paese e il superamento delle emergenze rifiuti. Ma perché le diventi concretamente occorre agire subito, a partire dal Pnrr e fin dai primi mesi del 2021.
Leggi lo speciale 2020, un anno di ambiente
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
SOSTIENI IL MENSILE
Giorgio Zampetti