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Fabrizio Di Amato
Nasce nel 1963. È laureato in Scienze Politiche all’Università di Roma Sapienza e in Ingegneria Chimica ad honorem al Politecnico di Milano. È presidente ed azionista di riferimento del gruppo Maire Tecnimont, classificato tra i principali contractor di impiantistica e ingegneria oil&gas e petrolchimico su scala globale.
Avvia la sua attività imprenditoriale a diciannove anni con 3 dipendenti. Consolida il Gruppo Maire Tecnimont nel corso di tre decenni, attraverso un processo di progressiva crescita interna e acquisizioni di aziende a livello nazionale e internazionale. Nei primi vent’anni pone le basi per lo sviluppo di un gruppo d’ingegneria di medie dimensioni attivo principalmente sul mercato italiano. Nel 2004 acquisisce dal Gruppo Fiat, la Fiat Engineering, attiva nei settori energia e infrastrutture civili, trasformandosi così in general contractor e iniziando ad operare anche all’estero. L’anno successivo conclude un’altra importante acquisizione, rilevando Tecnimont da Edison. L’acquisizione di Tecnimont è stata valutata come la seconda più importante operazione di merging & acquisition in Italia, ricevendo il Premio Kpmg M&A nel 2006. Con questa operazione espande le attività del Gruppo al settore del petrolchimico e dell’oil&gas, affermandosi come leader a livello internazionale grazie ad una rete già consolidata di società e filiali in tutto il mondo.
Dopo la quotazione in Borsa nel 2007, completa l’acquisizione della controllata indiana Tecnimont Private Limited con sede a Mumbai, il secondo hub ingegneristico del Gruppo dopo Milano, che rappresenta un esempio di integrazione e complementarietà nelle eccellenze tecniche di continenti diversi.
Tra il 2009 e il 2010 la crescita del Gruppo Maire Tecnimont prosegue con le acquisizioni della olandese Stamicarbon, leader mondiale della tecnologia urea, e dell’italiana Kinetics Technology, process engineering contractor di eccellenza nell’oil&gas, grazie alle quali arricchisce le proprie competenze tecnologiche. Il Gruppo oggi si posiziona tra i maggiori player europei di impiantistica industriale, attivo nei principali mercati energetici del mondo, in grado di applicare un modello flessibile di business che offre competenze avanzate nella vendita di tecnologie (licensing), nei servizi di ingegneria (engineering), nei servizi EP (engineering and procurement) ed in quelli EPC (engineering, procurement, construction).
Oggi il Gruppo opera con 50 società in 45 paesi, con un fatturato 2019 pari a oltre 3,3 miliardi di euro. È titolare di circa 1.500 brevetti, ha una quota di mercato del 30% in termini di capacità installata di impianti di poliolefine su licenza di terzi, possiede il 54% della quota di mercato nel licensing delle tecnologie urea ed è tra i leader nelle tecnologie per la produzione di idrogeno, del recupero zolfo e tail gas.
Ha realizzato il più grande impianto di trattamento gas ad Abu Dhabi e ha di recente acquisito il più grande contratto della sua storia (3,9 miliardi di euro) per il trattamento gas di Amursky (Estremo oriente russo). Ha al suo attivo oltre 250 impianti licenziati per la produzione di urea e oltre 190 impianti di polipropilene e polietilene realizzati nel mondo. Conta su una forza lavoro complessiva di oltre 9.300 persone.
Fabrizio Di Amato svolge un ruolo attivo nel settore dell’ingegneria italiana. È stato presidente di Animp (Associazione nazionale di impiantistica industriale) dal 2006 al 2010. Nel 2008, per promuovere l’idea di un organismo unitario di rappresentanza dell’ingegneria e del contracting, ha fondato Federprogetti – Federazione dell’impiantistica italiana, di cui è stato presidente fino a maggio 2015. È Vicepresidente di Assolombarda con la delega all’Energia, Sviluppo Filiere e Cluster e Centro Studi e dal giugno 2019 anche Membro del Consiglio Direttivo di Assonime.
Nel maggio 2016 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.