Ecotyre Pfu

Nel 2021 EcoTyre ha raccolto circa 45 milioni di chili di Pfu in tutta Italia. Una quantità enorme di gomma che verrà riciclata e riutilizzata in molti settori. Ne abbiamo parlato con il presidente del consorzio Enrico Ambrogio

Nel 2021, undicesimo anno di operatività di EcoTyre, il consorzio ha raccolto 44.761.754 chilogrammi di Pfu (pneumatici fuori uso) in tutte le regioni d’Italia. Di queste, circa 42 milioni provengono dalla rete nazionale del ricambio (gommisti), 2 milioni e mezzo dagli autodemolitori Aci e il restante dai ritiri straordinari associati al progetto “Pfu Zero”. I soci italiani, europei e internazionali che si affidano al consorzio per la gestione del fine vita degli pneumatici nuovi che immettono sul mercato ogni anno sono ben 783. EcoTyre genera un valore economico di circa 14 milioni di euro, con un totale di 110 risorse impiegate tra dipendenti diretti e indiretti. Dei progetti odierni e di quelli del futuro del consorzio abbiamo parlato con il presidente Enrico Ambrogio

Che tendenze sono emerse dall’Annual Report EcoTyre 2021?

ecotyre Enrico Ambrogio
Il presidente del consorzio Ecotyre Enrico Ambrogio

EcoTyre è basata su 127 EcoTyre Partner di cui 109 Logistic Partner, per la logistica di ritorno, e 18 Recycling Partner che si occupano del trattamento e recupero. Nel 2021 sono stati effettuati 18.057 ritiri presso 14.095 officine e gommisti sparsi su tutta la penisola, il 66% dei quali è di piccole dimensioni – con ritiri mediamente inferiore a 300 Pfu – con un indice di puntualità medio, dell’82% nei centri urbani e del 78% nelle aree periferiche. La raccolta è svolta in maniera capillare con una logica di prossimità: i Pfu raggiungono l’impianto di trattamento più vicino, riducendo chilometri percorsi, costi ed emissioni inquinanti. Ci affidiamo ad aziende rispettose dell’ambiente e per questo motivo il 95% dei mezzi su cui viaggiano i Pfu sono marchiati Euro 5 o Euro 6, il 30% in più rispetto al 2020.

Una domanda che le sembrerà banale, ma che molti si fanno: gli pneumatici fuori uso sono riciclabili?

Al 100%. Dai Pfu è possibile, attraverso il riciclo, recuperare gomma: il 70% del peso, il 20% di acciaio e il 10% di fibre tessili. I Pfu vengono trattati in impianti specializzati che estraggono l’anima in acciaio presente all’interno della gomma e poi iniziano diverse fasi di triturazioni che riducono in pezzi sempre più piccoli la gomma. Speciali macchine riescono a separare le fibre tessili e la gomma viene ulteriormente spezzettata fino a ottenere granulato o polverino di gomma. Entrambi questi prodotti possono essere utilizzati per una molteplicità di scopi tra cui asfalti modificati, pavimentazioni e manufatti, superfici sportive, materiale per l’isolamento, riutilizzo in mescola.

Può dirci qualcosa di più di quest’ultimo passaggio?

Riciclare gli pneumatici fuori uso è possibile. Grazie ai risultati ottenuti dal nostro progetto “Da Gomma a Gomma” è oramai possibile impiegare la gomma direttamente derivata da Pfu per la produzione di nuovi pneumatici o altri prodotti in gomma. Il progetto è alla fase 4.0, cioè al processo di industrializzazione con l’impiego di elastomeri derivati dai Pfu all’interno dei prodotti della gamma Versalis Revive® Dvc. Insieme con la società torinese Agr, proprietaria di una tecnologia per la devulcanizzazione di elastomeri post-consumo, Versalis, società chimica di Eni, sta proseguendo nello sviluppo di nuovi prodotti (Revive Dvc), contenenti in tutto o in parte gomma riciclata da Pfu e scraps di articoli tecnici in Epdm (Ethylene-Propylene Diene Monomer, famiglia di gomme sintetiche del gruppo M secondo la classificazione DIN/ISO 1629 e della ASTM D 1418-19, ndr).

Oltre alla raccolta ordinaria, effettuate anche interventi straordinari

Sì, abbiamo pensato e messo in campo “Pfu Zero”, il progetto promosso da EcoTyre per la raccolta straordinaria di Pfu sul territorio, che nel 2021 ha realizzato 49 interventi straordinari su discariche abbandonate, avviando a recupero quasi 200.000 chilogrammi di Pfu. Collaboriamo con Marevivo con la campagna “Pfu Zero sulle coste italiane” che vede i subacquei dell’associazione intervenire in porti e spiagge di tutta Italia per rimuovere Pfu abbandonati sul fondo marino. Nel corso di questa estate visiteremo Mazara del Vallo, Isola delle femmine, Alghero, Viareggio, Laguna di Orbetello, Lampedusa. A settembre invece saremo di nuovo al fianco di Legambiente per “Puliamo il Mondo”, supportando i circoli che si attiveranno per rimuovere depositi di Pfu abbandonati.

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