Prosegue l’impegno di Ascit per la crescita dei volumi di raccolta differenziata nei Comuni serviti. Nel 2021 avviate a riciclo 37.613 tonnellate di rifiuti
Il 2021 è stato un anno complesso e difficile per l’economia e i servizi pubblici locali. Tante le difficoltà legate all’emergenza Covid-19 e alla necessità di far fronte a nuove sfide, ancor più acuite con la crisi energetica e la difficoltà di reperire materie prime innescate dalla guerra in Ucraina. Ma per Ascit, la società che gestisce il servizio integrato dei rifiuti urbani per i Comuni della provincia di Lucca di Altopascio, Capannori, Montecarlo, Pescaglia, Porcari, Villa Basilica, è stato anche un anno caratterizzato da numeri importanti. Come testimoniano l’aumento delle raccolte differenziate, l’attivazione di nuovi servizi e l’estensione delle attività a nuovi Comuni, con l’affidamento ricevuto dalla capogruppo RetiAmbiente.
Secondo i dati nel 2021 nei Comuni serviti da Ascit sono state avviate a riciclo 37.613 tonnellate di rifiuti raccolti in modo differenziato grazie all’impegno dell’amministrazioni comunicali coinvolte e dei cittadini. «Rispetto al 2020 abbiamo registrato un aumento di oltre 7.400 tonnellate di materiale avviato a riciclo – spiega il presidente di Ascit Alessio Ciacci – Si tratta pertanto di risultati importanti, frutto del lavoro che stiamo facendo insieme a tutti i dipendenti, ai cittadini, alla nostra capogruppo RetiAmbiente e ai Comuni serviti per migliorare continuamente la quantità e la qualità delle raccolte differenziate. Ognuno di noi gioca un ruolo fondamentale in questo percorso verso la sostenibilità».
Risultati in continuo miglioramento che vedono tutti i Comuni attestarsi oltre il 65% di raccolta differenziata, con punte attorno all’85% nei Comuni della piana di Lucca che hanno introdotto sistemi di tariffazione puntuale, in fase di progettazione anche in altri territori serviti.
Dal gennaio 2021 Ascit ha esteso i propri servizi a cinque nuovi Comuni e in due di questi è partita la raccolta domiciliare con una riduzione di oltre il 50% dei rifiuti avviati a smaltimento. Anche nei Comuni dove già era attivo un servizio di raccolta domiciliare sono state avviate progettualità per un miglioramento della qualità dei materiali raccolti e avviare nuove tipologie di raccolta domiciliare come l’olio esausto. Risultati positivi si sono avuti, inoltre, per i Comuni in cui la produzione di rifiuti è ulteriormente calata. Il tutto è stato accompagnato da numerosi progetti di sensibilizzazione pensati per contribuire a un costante efficientamento delle performance ambientali dove è stato aperto un nuovo centro di raccolta. In parallelo sono aumentate le attività di intercettazione di materiali da parte dei centri del riuso, attivi presso i centri di raccolta di Lammari e Coselli.
Questo è il dettaglio dei quantitativi avviati a riciclo lo scorso anno, diviso per frazione merceologica: organico 9.560 tonnellate, carta 7.900, sfalci/verde 5.500, multimateriale 4.750, vetro 4.385, ingombranti 2.000, legno 1.600, inerti 1.100, Raee 850, olio vegetale 55. Particolarmente rilevante è stato l’aumento dell’intercettazione dei Raee che ha permesso l’avvio a riciclo di oltre il 90% dei materiali raccolti, contribuendo a costruire tasselli sempre più importanti di conversione all’economia circolare.
Confermando l’impegno e la professionalità che da sempre ne contraddistinguono l’operato, Ascit continuerà a mantenere fede alla sua missione, ovvero contribuire alla costruzione di comunità sostenibili, fornendo servizi in grado di migliorare la vita delle persone e dell’ambiente, con una visione del futuro volta a promuovere comportamenti virtuosi.
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