La storia di Nespresso, pioniera nel settore del caffè porzionato di altissima qualità, è cominciata da un’idea molto semplice ma altrettanto rivoluzionaria: permettere a chiunque di gustare a casa una perfetta tazzina di espresso e rivivere l’esperienza del caffè preparato da un professionista. Da allora, l’innovazione di Nespresso ha plasmato la cultura globale del caffè continuando, giorno dopo giorno, a rispettare la promessa di offrire caffè di qualità superiore e, al contempo, generare un impatto positivo sulle comunità, sull’ambiente e sul clima, dai Paesi di Origine e lungo tutta la filiera.
Un impegno che l’azienda porta avanti lungo ogni fase del processo di lavorazione, fino oltre al fine vita della capsula, favorendone il riciclo e il corretto smaltimento dopo l’utilizzo. Partendo da questo approccio alla sostenibilità sociale e ambientale, nel 2011 è nato Da Chicco a Chicco, il progetto di economia di Nespresso che permette alle e ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio all’interno delle Boutique Nespresso e in isole ecologiche partner dell’iniziativa, oltre 200 in più di 100 città italiane. Una volta raccolte dagli enti di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono lavorate e recuperate in un apposito impianto: l’alluminio viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, mentre il caffè esausto può essere utilizzato per la creazione di compost e ceduto a una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e donato a Banco Alimentare e Fondazione Progetto Arca, a supporto delle persone che vivono situazioni di fragilità sul territorio italiano e traducendosi così in un aiuto concreto per le comunità locali. A livello nazionale il progetto Da Chicco a Chicco ha consentito, dal 2011, di recuperare oltre 12.000 tonnellate di capsule in alluminio esauste che hanno permesso di generare nuove risorse: circa 730 tonnellate di alluminio, quasi 7.000 tonnellate di caffè esausto e più di 6.600 quintali di riso, equivalenti a circa 7 milioni di piatti destinati a mense, case-famiglia e associazioni caritative in tutta Italia. Un progetto che che, a partire dal 2024, ha coinvolto anche le Cucine mobili di Fondazione Progetto Arca nelle città di Milano, Roma, Torino e Bari, offrendo un supporto concreto alle circa 60.000 persone che vivono in strada e che quotidianamente, accedono al servizio, potendo beneficiare di un piatto caldo e nutriente.
Ma non solo: nel 2017 è nato il primo progetto di Nespresso per il recupero e il riciclo delle capsule in alluminio attraverso la raccolta differenziata multimateriale del sistema collettivo nazionale. Frutto di un accordo che coinvolge anche Seruso S.p.A, partecipata da SILEA – azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti nella provincia di Lecco e Como – il progetto è stato poi esteso anche ai Comuni gestiti dalla municipalizzata CEM Ambiente delle province di Monza e Brianza, Milano e Lodi e consente di intercettare e recuperare le capsule e tutte le frazioni piccole e leggere in alluminio, che altrimenti andrebbero perse, direttamente attraverso la raccolta differenziata del sistema collettivo nazionale. Grazie al progetto di Nespresso, Seruso e CIAL l’alluminio piccolo e leggero, comprese le capsule di caffè (solo quelle in alluminio) possono essere conferite dalle e dai cittadini direttamente nel sacco del multimateriale leggero per la raccolta differenziata. Le capsule vengono poi trattate nell’impianto di Verderio, tra i più moderni ed efficienti, che sfruttando una tecnologia unica e avanzata, l’ECS (Eddy Current Separator), ha permesso da marzo 2017 a fine 2024 di trattare e portare a nuova vita 23 tonnellate di capsule esauste di caffè in alluminio e di recuperare in totale oltre 450 tonnellate di alluminio dalla frazione piccola e leggera negli oltre 150 Comuni coinvolti nelle province di Lecco, Como, Monza e Brianza, Milano e Lodi, raggiungendo oggi oltre 1 milione di cittadini.
Da Chicco a Chicco, così come il sistema collettivo sviluppato in Lombardia, fanno parte del programma Nespresso per l’Italia, che raccoglie le principali attività messe in campo dall’azienda in Italia per creare valore condiviso per le persone, per l’ambiente e per il territorio, tramite una gestione delle risorse che sia sostenibile, inclusiva e solidale.